Ricerca negli archivi storici del Tirolo e dell’Alto Adige
Le istituzioni aprono gli archivi fotografici
Le immagini qui accessibili sono disponibili ad alta risoluzione e qualità di stampa, oltre che sotto licenza CC BY. Queste licenze aperte permettono di condividere, modificare e utilizzare i dati elaborati e le scansioni delle immagini fintanto che siano citati il nome del fotografo e la fonte.
La banca dati è inoltre disponibile in modalità Open Data e, previa citazione del nome, è riutilizzabile senza restrizioni (licenza CC BY). I partner del progetto ritengono che il patrimonio culturale debba poter essere apertamente fruibile. Un’apertura, questa, sempre più scelta in ambito culturale da musei, archivi, gallerie e biblioteche interessati a condividere i beni culturali e diffonderli anche nello spazio digitale.
Il progetto aderisce dunque ad una diversa idea di diffusione delle fotografie d’epoca. L’applicazione per dispositivi mobili “Argento vivo” consente di “visitare” la Maria-Theresien-Straße di Innsbruck, la Johannesplatz di Lienz, i Bastioni di Brunico o Piazza Walther a Bolzano e di vedere la trasformazione di questi luoghi nel corso dei decenni seguiti all’invenzione della fotografia.
Archivi storici del Tirolo e dell’Alto Adige sulla piattaforma Argento vivo
Archivio Tirolese per la documentazione e l’arte fotografica (TAP)
Collezione Foto Baptist
Il negozio di fotografia Baptist di Lienz, rimasto aperto dal 1945 fino al 2014, ha donato il proprio intero patrimonio fotografico all’archivio TAP, compresi tutti i diritti d’uso delle immagini. Accanto alla classica fotografia d’atelier, l’attività dello studio si incentrava sui reportages e sulla produzione di cartoline. Una piccola parte delle immagini sarà ora digitalizzata e resa accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Collezione Lisl Gaggl-Meirer
Lisl Gaggl-Meirer, fotografa professionista, nata nel 1940 a Lienz, ha saputo cogliere con il suo obiettivo soprattutto la bellezza dei paesaggi del Tirolo Orientale. Il suo lascito è stato acquistato dalla società Durst Phototechnik e dal 2012 è in prestito permanente all’archivio TAP. Una parte della collezione sarà ora digitalizzata e presentata nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Collezione Hans Peter Falkner
Fotografo per hobby, Ernst Falkner ci ha lasciato un’impressionante testimonianza dell’evoluzione di Lienz dagli anni Sessanta agli anni Ottanta in immagini scattate a passeggio fra le strade e i vicoli della città. Molti di quegli scorci sono oggi completamente cambiati o persino spariti. Questo archivio, con le opere date in licenza d’uso dal 2017, verrà ora scansionato e reso accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Collezione Klebelsberg, Istituto di Geologia, Università di Innsbruck
Raimund von Klebelsberg (1886–1967) era un importante geologo austriaco e studioso degli ambienti d’alta montagna, attivo principalmente nelle zone del Tirolo e dell’Alto Adige. Il suo lascito fotografico all’Istituto di Geologia dell’Università di Innsbruck, in prestito permanente all’archivio TAP dal 2017, offre uno spaccato della geologia delle Alpi Orientali. La piccola parte di immagini scansionate e presentate nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale” ritrae le Dolomiti altoatesine, anche durante un’esercitazione militare del 1908.
Città di Brunico
Collezione Monika Weissteiner, Archivio storico di Brunico
La collezione Monika Weissteiner comprende svariate cartoline d’epoca pubblicate da diverse case editoriali dal 1890 al 1930. Le cartoline mostrano vedute di Brunico e dintorni e motivi da tutto l’Alto Adige. Ceduta in prestito permanente all’Archivio storico di Brunico, la collezione è stata interamente digitalizzata. Una parte viene resa ora accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Collezione Città di Brunico (Ufficio tecnico)
La collezione raccoglie scorci e particolari della Città di Brunico documentando con molteplici immagini di edifici, strade e luoghi pubblici i cambiamenti dello scenario urbano fra il 1960 circa e il 1995. Completano la collezione fotografie aeree di Brunico e immagini di cartine topografiche e cartoline postali del Comune di Brunico. Una parte della collezione verrà ora resa accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Ufficio Film e Media, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Fondo Studio fotografico Waldmüller
Lo studio fotografico Waldmüller di Bolzano fu fondato nel 1896 da Hermann Waldmüller e portato avanti dal figlio Franz e, più tardi, dalla figlia Anna, fino al 1986. La ricca e variegata collezione spazia dai classici ritratti di studio alle riprese commerciali fino alla documentazione fotografica di opere stradali per conto dell’A.A.S.S., l’Azienda Autonoma delle Strade Statali. Unitamente all’attrezzatura di studio, l’archivio è stato rilevato dalla Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige. Una parte viene ora resa accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Fondo Editrice Sciliaria
La Editrice Sciliaria con sede a Bolzano operò dal 1945 fino al 2001. Diversi paesaggi e località altoatesine vennero fotografati dagli anni Trenta agli anni Sessanta per la pubblicazione di cartoline illustrate. Le attività di digitalizzazione e catalogazione hanno riguardato modelli di cartoline, in parte anche immagini positive, tratte dalle raccolte di campioni della casa editrice e ancora munite, talvolta, del numero di inventario interno. Nel 2001 la Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige ha acquisito la collezione.
Fondo Franz Mayr
Il fotografo amatoriale Franz Mayr girava nel tempo libero per l’Alto Adige, documentando paesaggi, vedute di borghi, masi e natura dal 1959 fino al 2000. Le sue fotografie e diapositive venivano accuratamente corredate dell’indicazione del luogo e dalla data dello scatto. Nel 2012 la Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige ne ha acquistato la collezione. Una parte viene ora digitalizzata e resa accessibile nell’ambito del progetto “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.